Mal di testa

Era tanto che non avevo mal di testa per quanto tempo ero seduto davanti al computer, stamattina mi è successo e mi ha fatto ripensare ai tempi della resonant, quando trottavo come un cavallo goloso fino a piazza mazzini e poi via cavour, un'ora di sonno alle spalle e tanta merda da spalare.. Incollato allo schermo, con la gamba sempre a mille, gli occhi che scorrono all'impazzata numeri e sigle, tabelle e resoconti, il cervello si imballa e lo sguardo si incrocia, altro che una Fiesta per riprendersi..

La pausa pranzo è stata una manna(ia) dal cielo, ho persino trovato una stazione di musica khmer, tanto per deliziare il mio team nel momento del riposo.. Ora si ritorna su Conti e contratti, MOU e GDP, USD e KHM, vwc e VAV, PDRD, PHD, AGR, PUK, SNK.. Sembra che si divertano a inventare sempre nuove sigle di 3 lettere! Ma il calcolo combinatorio un giorno avrà la meglio sulla follia dei project manager mondiali. Mi domando per quando sarà la mia sigla.. Tipo LBMVFC.

Il guardiano fa giardinaggio, la cleaner si fa la doccia, i colleghi dormono: evvia l'anarchia.

Stasera appuntamento alle 6 per vedere una casa con due miei amichi norvegesi, sarebbe fico spostarsi in un appartamento.. A volte non sento davvero il bisogno di uscire ma un po' la cena, un po' la voglia di staccare, non riesco mai a fare prima dell'una.
E poi mi dicono che ho l'aria sbattuta.. E chi ce la fa a svegliarsi alle 6 col sorriso?

Ultimamente sto avendo delle allucinazioni olfattive, odori romani, italiani, europei.. Il profumo dell'estate romana, quella patrocinata dal comune.. Nostalgia?
Nostalgia?! Non sono nemmeno due mesi che ho lasciato casa, eppure qui ormai la vita mi sembra mia, le mie cose, i miei amici.. Ma quali cose? Ma quali amici? Mi sento sempre più distante dai turisti formato tascabile, quelli da una botta e via come ero io proprio qui un anno fa, tre giorni di iniezione di templi e via. Vanno e vengono, sembra il caos ma è tutto prevedibile, pochi guizzi nella impacchettata cricca alternativa dei viaggiatori globali no global, quelli che esattamente come i tour di koreani che imperversano 24/7 sulla strada N6 spendono, spandono e sono quel che hanno.. È tutto racchiuso nel loro braccialetto, quello di H&M. E allora che senso ha stare in una guesthouse se non vuoi incontrare gente nuova ma allo stesso tempo vecchia?
Inizio a conoscere le famiglie dei bambini di strada e andrò presto a trovarli nel loro ghetto con Ken (norvegese) e le prostitute mi chiedono di uscire, ormai come amiche. Inizia ad andare tutto contromano, risalgo la corrente come un salmone, eludo gli orsi con un po' di miele e l'aiuto di Bubu e arrivo alla sorgente, alla sorgente del dolore, dei punti interrogativi che non riescono a scendere a valle.
Le campagne si svuotano e la gente si precipita a cercar fortuna in città, loro non lo sanno ma il mercato dei fortunati è già saturoe allora arrivano e trovano l'orso (adirato perché io l'ho fregato) ad aspettarli..
Un po' quello che succedeva 50 anni fa in Italia, la gente abbandona l'Appennino e si riversa in pianura, fronte mare o fronte nebbia in padania..
C'è la stessa aria di boom innocente, non si sa bene quello che succede né quello che succederà ma è sempre meglio di Pol Pot e degli invasori vietmaniti.

E allora via, si parte, senza pensare perché non si è in grado, è lo stomaco che ragiona per due.

Buona fortuna allora, scrivo presto, tornerò.

*L*