13.7.07

Amarare

Sorvolare la Cambogia di notte è come sorvolare il mare, una distesa nera, compatta, un mostro silenzioso e sonnolento che sul suo dorso riflette il cielo pieno di miriadi di stelle lontane. Il mare mentre dorme si illumina dell'immenso che lo sovrasta, ma da buon cambogiano non riesce a comprenderlo. E allora meglio dormire. Chiudere gli occhi e non pensare.
Arrivare a Siem Reap di notte è come ammarare, testa tra le gambe e dita incrociate, ultime preghiere e conati di vomito. E allora meglio annegare. Chiudere gli occhi e non pensare.

L'aria è calda ed il vento fischia ancora forte tra le palme, ha piovuto tanto questo pomeriggio, me lo testimoniano le due persone in divisa di progetto che mi accolgono sull'attenti al di là della porta a vetri nonchè le strade allagate, le risaie allagate, le case allagate, le bici e le moto che procedono a spinta con le ruote sommerse, i loro padroni che mentre li schizzi passando in pick up ti sorridono. E allora meglio sorridere. Chiudere gli occhi e non pensare.

Tutto lo strano, l'esotico che mi circonda, quello che lascia senza fiato tutti i turisti e stimola la vena fotografica di koreani e giapponesi, mi sembra ormai più che normale. Le mie foto scarseggiano, le mie emozioni anche.
Incomincio a vedere tutto non più per la prima volta, tutto è solo come l'anno scorso. Al mare. Col pattino. Tutto è niente perché come l'anno scorso, tutto è mare, tutto è pattino. Tutto è solo. E allora meglio dormire. Chiudere gli occhi e non pensare.

Sabay e Lily, il mio cane ed il mio gatto, mi accolgono festosi, porto Sabay fuori e lui mugola ancora dalla gioia, mugolo anche io mentre riprendo contatto con la fanghiglia e con il vicinato: gente forte, a bere. E allora meglio bere. Chiudere gli occhi e non pensare.

I compromessi ammucchiati alla svelta sotto al tappeto prima della partenza si sono riprodotti come i Lemmings durante la mia assenza e mi aspettano al varco, o per meglio dire sulla soglia di casa: meglio fare il giro lungo con Sabay stavolta.

Lavorare diventa ogni giorno più faticoso, la mia testa lavora sodo per non perdersi, per non mollare, per non lasciar affondare questa barca lasciata andare alla deriva su cui è stato messo un capitano spaventapasseri fatto di stracci. E allora meglio schiantarsi. Chiudere gli occhi e non pensare.

Avanti tutta! Poppa quella prua! Spinna l'oblò! Cazza la bolina sottocoperta! E passa lo straccio nella cabina del capitano che ha appena vomitato..

-----

A Roma ho trovato tanti amichi.
Tante persone mi vogliono bene e mi apprezzano.
Tante persone seguono il blog.
Bene.
Alcune persone stanno fisse a terra, arenate.
Alcune persone stanno fisse sulle nuvole, aquiloni.
Alcune persone si trovano nel mezzo, come farfalle in una ragnatela. E sospirano affannosamente.
Bene?
Alcune persone hanno preso la retta via.
Alcune persone hanno preso la via sbagliata.
Alcune persone hanno preso la via della vita.
Bene.
Si parla di matrimoni e figli, a volte di morti premature.
Si parlava di 18 anni e lauree, a volte di nascite premature.
È il tapis roulant della vita, se stai fermo vai comunque avanti (cito mio padre). Perché ti portano avanti (cito me).
Bene?
-----
Me la caverò qui in Cambogia, sono pochi mesi e voglio completare quello che ho incominciato, un progetto che non interessa a nessuno ma che è strumento per ottenere altre cose, principalmente soldi. E allora anche io ne faccio strumento:
- metto grano nel fienile per la prossima avventura sudamericana
- faccio curriculum, esperienza sul campo e su carta
- mi testo in 1000 ruoli diversi, ora addirittura accountant/administrator, oltre che lider máximo
Più vado avanti e più vedo che quello che posso vendere di me sono proprio io. È la cosa che mi riesce meglio, essere mutevole. Mettetemi da qualche parte a fare qualcosa e io faccio e sto, sette e mezzo.
Studio la vita, capisco la gente, miglioro me stesso, vado istintivamente verso il bene: investite su di me!
Sono il il golden boy. E brillo, forse ubriaco. Così mi insegnò il Jedi.
-----
Ultimamente qui in Cambogietta e lì a Rometta mi sono ritrovato a dover commentare situazioni, fatti accaduti, decisioni da prendere, nemmeno fossi il Terzani de noantri o l'indovino che gli disse o il Mastro Titta della situazione.
Attraverso le risposte date ho scoperto di essere in possesso di valori sani e totalmente lontani da quelli che mi sostenevano un tempo.. E mi sta bene così! Sono venito fuori come i funghi che ho sulla pelle, però Benigni. O casellante, alza questa sbarra che devo andare verso il bene!
Per me è stato sconvolgente.. Sono riuscito addirittura a consigliare a persone di non tradire (e, ovviamente, da cane sciolto, andava tutto proprio a mio discapito)! E pensare che più della metà delle ragazze intervenute sotto Giordano Bruno Giordano........ per non dire tutte
-----
Tanto per concludere questo ottantesimo post, ora che mi sono finito la mia bottiglia di vino: Luca sta cambiando pelle, e forse anche palle.
Che sarà della mia vita, chi lo sa.
Molta confusione, sarà perché vi amo.
*L*