30.7.06

Watchtoluca @ Tonle Sap

Sabato mi sveglio tardi ed invece di andare in piscina preferisco scoprire un altro assurdo pezzo di Cambogia.. Il lago Tonle Sap, una specie di mare in cui solo la feccia della feccia si raggruppa.. Il "porto" (le barche attraccano dove comincia ad esserci piu' terra che acqua) e' qualcosa di inimmaginabile, coi suoi rumori, ma soprattutto odori..

Have a look!






27.7.06

I vidii


Finalmente ho capito come fare per mettere i video direttamente online sul blog senza dover mettere il link..
Quindi giù sotto trovate tutto pronto per la visione, ce n; è anche uno nuovo di oggi..

love,

*L*

Poipet


Qualche giorno fa sono andato al confine con la Thailandia per cambiare il mio visto, che ora è diventato business.. Con quel biflietto da visita che altro visto potevo avere?!
Poipet è un luogo terrificante, eccovi qualche foto del lungo (e traballante) viaggio per arrivarci e i vari fenomeni da baraccone che popolano questa curiosa linea di demarcazione tra ricchezza e povertà.













Fra-te-e-li di Cam-bo-già


Il senso di fratellanza, di nazione, del popolo cambogiano si percepisce molto durante il pranzo. Ci si siede tutti per terra in cerchio e si esegue un rito ben definito. Si puliscono piatti e posate (l'acqua con cui vengono lavati non è pulita) e, se ci sono, i bicchieri. Ognuno prende il suo pezzo di carta igienica (non ci sono tovaglioli, come del resto i coltelli), pulisce qualcosa e la passa a qualcun'altro; quando tutti sono pronti si serve il riso, sempre alla stessa maniera.Tutti servono tutti, ed il pasto di ciascuno è anche di tutti.
Ognuno prende quello che vuole dai vari recipienti disposti al centro, non importa se il cibo appartenga a Siden o a Phal An, o a Luca (oggi avevo preso zuppa di maiale con bambu). Ecco, il cibo non ha appartenenza, semmai ha una provenienza (l'ha portato Luca), quello che importa è che la destinazione sia sempre la stessa, unica, al centro.

Questo è un esempio, ma potrebbe adattarsi bene a molti aspetti della vita cambogiana. Il vivere nelle stesse condizioni (bene o male stanno tutti a pezzi), unisce, il limite tra famiglia e comunità è molto sottile e si supera non appena qualche necessità lo richiede. Ad esempio, i bambini orfani vengono cresciuti da tutti.
E' un po' come il limite tra eterosessualità ed omosessualità: quando ti conviene passi il confine.. ;-) Bello vivere senza valori cattolici, eh?! Ma in fondo qui non si supera mai il limite perché è proprio il recinto dove far pascolare il gregge che non esiste..
E allora nessuno sbaglia (o viene corretto e reindirizzato) e si insedia il caos: ecco la Cambogia.

E senza valori l'uomo da cosa si lascia guidare? Dall'istinto.

Viva l'istinto, viva la primordiale spontaneità cambogiana.

*L*


PS: qui seguendo l'istinto si accoppiano come le mosche..

26.7.06

Fango

Sono appena uscito dalla doccia, i panni sono ancora a mollo nella tinozza che ieri sera mi sono comprato tra la meraviglia dei locali.. "Guarda che la sezione del mercato per i souvenir è dall'altra parte", sembravano dirmi con gli occhi.. Ascolto Tapparella di Elio e penso a quell'ex grassone di Manolo, re delle feste delle medie e degli anni a seguire.


Avevo il fango fin dentro le orecchie, stamattina una signora mi ha preso in simpatia e mi ha invitato a seguirla verso un albero di cocco.. Non parlava una parola d'inglese ma ci siamo capiti al volo, mentre andavamo si è formata una lunga coda tipo Forrest Gump, nessuno sapeva esattamente cosa aspettarsi dal barang venuto dalla strada asfaltata..Insomma questa signora mi porta nella sua proprietà, indica l'albero e inizia ad arrampicarsi.. E che fai, t'estranei dalla lotta?! (con relativa domanda seguente..) Pora mamma, inutile dire che l'ho seguita! ;-)Per ogni centimetro scalato il brusio da sotto cresceva, altra gente si raccoglieva a gustarsi, ormai in seconda fila, l'evento.. Con una paura fottuta di cadere, io che ho l'istinto suicida e che a volte mi paralizzo al secondo piano di un palazzo, ho raggiunto la vetta ed ho iniziato a svitare l'enorme frutto verde insieme alla signora..Alla discesa ho ricevuto un casco di banane da una vecchietta sdentata (e ovviamente rasata), come riconoscenza per il mio coraggio. Sono riuscito a fare solo qualche minima foto dell'evento, purtroppo..


Ma il fango che c'entra, vi chiederete.. Ve lo siete chiesto?! Bravi.Mentre percorrevo il tragitto di ritorno di un'ora lungo una strada fangosa ed insidiosa, tutta buche, col cocco nel cestello del mio nuovo (piccolo!) scooter (Honda Dream, manco a dirlo) sostitutivo della moto per questa settimana, mi sono messo a fare lo scemo coi bambini per strada, le solite linguacce, i soliti sorrisoni, le solite faccette.. Solo che su un gruppo mi sono proprio soffermato, erano tutti nudi e bagnati, appena usciti dal bagno in risaia.. Uno spettacolo! Solo che mi sono scordato di guardare la strada e quella si è immediatamente ingelosita facendomi scivolare più del dovuto: una, due, tre buche di seguito, Luca si salva ma il cocco vola di sotto e si vendica, schizzandomi, del torto subito poche ore prima.. In fondo lui se ne stava buono buono a succhiare linfa sull'albero e poi è arrivato il barang...


Oggi i bambini del villaggio mi hanno insegnato un nuovo gioco, simil bocce, che si fa con le infradito.. Si tirano a terra degli elastici e poi da uno stesso punto ognuno dei due contendenti dà dei calci alle ciabatte per avvicinarsi al pallino/elastico.. Vince chi copre l'elastico (o gli elastici) per primo, ci sono altre regole secondarie tipo che si può tirare due volte se si riesce a far passare una ciabatta sopra all'altra.. Un po' come il tunnel a torello, che se ti passa sotto le cianche stai in mezzo il doppio..

Ieri giornata davvero no, oggi giornata davvero sì. Sono andato infangato a due meeting ma tanto quello che conta è l'animo con cui ci si presenta. Ieri mi sentivo trasparente, gli animali (persone comprese) qui lo percepiscono, e allora si allargano.. Oggi ero raggiante e tutti sono stati al loro posto.
Sarà stato il cocco. Allora stasera mi prendo l'Amok per celebrare questo magnifico frutto, saporito e profumato, che accompagna anche voi quotidianamente in spiaggia sotto il cielo di un'estate italiana. Oggi la pioggia non l'ho proprio sentita. Ero a Capocotta.


*L*

24.7.06

Rotto

Tutto si rompe prima o poi. Tutto qui però si rompe prima.
Stamattina cercavo del ristoro nell'annebbiamento del risveglio dall'aria condizionata: inattiva. Il telecomando mi giura che al momento l'apparecchio è in funzione, ma io che sono scettico e che riesco ancora a distinguere i suoni (l'aria condizionata produce un leggerissimo rumore di fondo..) non gli credo. E allora battibecchiamo. Alla fine do ragione al telecomando (testardo, eh) ed esco.
La moto è di nuovo rotta perché nessuno prima di me (in 3 anni che ce l'abbiamo) si è mai curato di fare manutenzione. E quando il meccanico l'aggiusta tutto ritorna come prima (quindi rotto) nel giro di qualche giorno. E ora mi tolgono la mia piccola per una intera settimana.
Oggi ho portato un computer a riparare e il tecnico quando ha visto una schermata blu d'avvio ha sgranato gli occhi nel panico.. Ma allora cambia mestiere, no? Fai a cambio col meccanico, magari fate meglio tutti e due..

Nessuno si specializza, nessuno ha passione per qualcosa, pensare o non pensare dà lo stesso salario, allora tanto vale non sforzare le meningi.

Ora scrivo tra una serie e l'altra di flessioni e addominali (stasera addominali laterali), è un modo per scaricarsi da un altro giorno senza senso. Quando mi trovo a passare del tempo all'estero non riesco mai a capire come il mio corpo si modifichi con un cambio totale di metabolismo. Chissà se ora mi trovereste magro, sciupato, oppure ingrassato..
L'esercizio fisico permette soprattutto di tamponare la fuoriuscita della panzetta da birra, non si riesce ad uscire dal tunnel perché fa troppo caldo ed una birra ghiacciata proprio non si riesce a rifiutare.

Stasera se ci risco vorrei comprarmi dei guanti ed una tinozza per fare il bucato, il lavandino non mi basta più e le mani mi si stanno seccando.. E' proprio una scocciatura, non trovate? ;-) A parte delle piccole esasperazioni da economia domestica da single, mi sento solo ma capisco che qui tutti gli espatriati sono soli; a meno che uno non abbia famiglia qui non c'è possibilità di grandi scambi sociali.. Ot pagn ha, no problem, arrivo così stanco a casa che l'idea di andare in "centro" a vedere 4 australiane grasse che sudano dimenandosi cercando di assomigliare a gwen stefani finisce in classifica addirittura dietro all'idea di andare a dormire alle 8.

Nel pomeriggio ho regalato dei fiori ad una signora che vende frutta davanti alla pagoda, oggi è una delle mille celebrazioni buddiste (qui se i giorni di festa cadono nel weekend li recuperano il lunedì...che grande popolo!) e sono andato a vedere che succedeva... Si usa comprare fiori e l'ho fatto anche io, poi ho comprato le banane alla signora e già che c'ero le ho regalato un sorriso.

Ieri inaspettato raid nei miei confronti da parte dei bambini di strada.. Uscivo da un ristorante vietnamita, qualche vedetta mi ha riconosciuto ed ha chiamato i rinforzi... Ieri ho rischiato davvero brutto, saranno stati una decina.. Ma in fondo è un loro modo di dimostrare affetto, giusto? Giusto Manolo (gli strappo i peli e lo massacro di pizzichi e cazzotti, miro dritto ai punti vitali, ma poi gli dico che gli voglio bene)?

Forse... forse pero' mi incazzo, e quando m'incazzo so' cazzi.

Verdone, soprattutto quando incasso. Forse m'incasso. Forse m'incassano.

*L*

Watchtoluca

Ho prodotto qualche filmatino con la mia fotocamera e ho fatto l'upload su www.youtube.com.. Vediamo se riesco a metterli anche qui!














*L*

20.7.06

Il mio lavoro

Un paio di foto..


documenti scottanti!


my business card

Che caldo

Ci sono cani che passano in giardino, il guardiano sta lavando le moto. Qualche schiamazzo in lontananza, qualche bimbo che non vuole riposare dopo gnam gnam. Stamattina m'hanno rubato i sandali.

Le amache, gentile omaggio del leader carismatico al suo team, dondolano in veranda e facilitano la digestione dell'ennesimo pasto khmer. Oggi ho mangiato riso bianco e basta, ho simulato di mangiare tutto ma in realtà non l'ho fatto.. Stavolta era veramente tutto ottimo, a detta loro, ma forse proprio per questo io non ho gradito più di tanto..
Ora provvederò l'ufficio anche di un bollitore per the e caffè.. Un tocco europeo! ;)

Oggi nel villaggio mi sono soffermato ad osservare la pelle della gente, tutti portano con sé i segni, indelebili, di una vita difficile. Nessuno ne rimane esente, la vita è dura e qui fa sentire il suo peso a tutti, indistintamente.
Le donne più anziane si rasano i capelli a zero ed il loro viso assume un aspetto diverso, la testa ha più valore ora, niente più frizzi come i capelli.. Una vecchia senza denti mi sorride e mi indica, vuole che il suo nipotino veda quell'essere strano che lei ha visto principalmente in abiti da combattimento.

Penso che se si facesse sposare un bianco alla donna più bella di ogni villaggio finirebbe la fame in Cambogia, penso che questo sarebbe politically scorrect (italianizzato) come anche il prendere un paio di bambini da ciascun villaggio e farli studiare per il bene di tutti gli altri. C'è una cultura rurale che domina ogni aspetto della vita, la Giara di Verga più di un secolo fa, si sente che tutto è immobile nel bavaglio delle tradizioni tramandate alla vecchia sdentata dalla sua nonna, ancora più sdentata. E' quello il modello a cui ancora ci si ispira, non ci sono influssi esterni e quando passo io tutti cercano avidamente di cogliere dalla mia presenza il massimo di informazioni utili.
Mentre Vanna (l'assistente esperto agricolo) parlava io mi toccavo inconsapevolmente la barba (qui si tolgono i peli uno per uno con le pinzette), poi ho visto che i bambini rifacevano lo stesso mio gesto, e continuavano a fissarmi per carpire e riprodurre qualche altro aspetto di me.

Ghedappaaaaaaaaa....

*L*

19.7.06

Contrabbasso


Rieccomi in ufficio a Siem Reap a scartabellare conti su conti, ricevute e etichette in formato della comunità europea. Ricontrollare le cose già ricontrollate, non si può sbagliare, mi dice Luigi.
E' proprio la legge del contrappasso, ieri ho peccato di felicità andando per la prima volta (finalmente) sul campo, ho incontrato due comunità in due villaggi confinanti, ognuno però con problemi diversi. Si parla di mancanze primarie, come acqua, riso e igiene.
In mezzo alla folla del villaggio, io ed i miei tecnici abbiamo cercato di spiegare a gente analfabeta chi eravamo, cosa eravamo venuti a fare e cosa avremmo voluto fare. Tutto pian pianino, con molte battute (seeeeeemplici) e ogni tanto qualche riepilogo delle cose dette.
Ovviamente mi sono prestato ad ogni cosa, appena si è sparsa la voce di un barang nel villaggio sono accorsi tutti (e tutte) per assistere a questo fenomeno da baraccone.
Sguardi stupiti, come quando si vede una specie rara allo zoo. Loro che osservavano me ed io che osservavo loro. Una volta rotto l'imbarazzo dei sorrisi impacciati dei bambini come dei vecchi, è incominciato anche lì il gioco. In un villaggio mi sono messo a sedere in mezzo ai vecchi (quindi saggi) e gli ho portato i miei rispetti superformali: gli uomini fumavano del tabacco fortissimo raccolto in una cartina grazie alla quale si formavano dei veri e propri siluri; le donne masticavano delle foglie in cui era racchiuso un intruglio rosso, proveniente dalla macerazione di alcune radici.. "Dopo stai bene", mi è stato detto da entrambe le parti, ho pensato a Castaneda ma per stavolta ho preferito comunque stare male per conto mio e continuare a sorridere.. Nell'altro villaggio sono finito a ballare la danza khmer con una signora (che mi ha ripetuto che vorrebbe che suo figlio avesse il mio viso) e a giocare ad acchiapparella con una ventina di bambini. Insomma, sono un buon partito, piaccio a grandi e piccini.. ;-)
Le persone della mia età invece non c'erano, tutte a lavorare in risaia o nelle costruzioni a Siem Reap. Le incontro quando torno a casa da Soutnikum, loro vanno nell'altra direzione placidamente, con le loro biciclette, chi scherza, chi chiacchiera, chi si fa spingere da un amico col motorino, sembra l'Italia innocente del dopoguerra, l'uscita delle fabbriche e il boom dell'economia che si poggia sulla schiena di tanti piccoli umili lavoratori che per qualche dollaro (forse 3) rinunciano alla propria giovinezza pur di aiutare la famiglia ad andare avanti. I ragazzi qui quando non si hanno più soldi per mandarli a scuola (quella pubblica intendo, che costerà qualche decina di dollari all'anno) si spediscono dritti dritti a lavorare, le braccia servono sia in casa che fuori e allora via, hai 12 anni quindi sei già pronto per lavorare.
Qui chi parla inglese si salva in qualcosa di turistico, ma quelli sono privilegiati che prendono un centinaio di dollari al mese. Quelli sì che stanno bene. Ah, quelli magari tra un po' riescono anche a comprarsi il motorino.. Qui le persone non escono di casa la sera perché non si possono permettere di pagare un pasto al ristorante (una portata un dollaro) o bere una birra (1 dollaro nei posti più cool).
Al primo villaggio hanno eletto come capo un ragazzo giovane (36 anni) che già da 6 lavora per il bene della comunità. Sa leggere e scrivere e questo lo rende già superiore a tutti. Ieri mi ha detto che la gente lì è finita quasi tutta sul lastrico perché si era impegnata gli ori e poi non hanno ottenuto il denaro che si aspettavano: hanno perso circa 40000 riel a famiglia (10 dollari) e sono disperati.
Ho pensato al Goa ed al biglietto d'ingresso a 22 euro, le consumazioni a 12 e la bamba a 100 al pezzo. Ho pensato ai veglioni, ricchi premi e cotillons senza mai divertirsi, all'ultimo modello di videofonino o all'ultimo modello di modella.

Qui il futuro è senza futuro, ma anche da noi non la vedo proprio bene..

*L*

17.7.06

Le donne cambogiane


Per placare le curiosità di G&G, ossia il gruppo delle rose rosse, vi informo che le ragazze cambogiane sono belle, sorridenti e con l'HIV.
Sorvolando (col napalm) le questioni di salute, ribadisco che il ceppo asiatico non mi esalta, a parte le giapponesi che hanno tutta una loro maniera di soffrire.

Ovviamente faccio pensieri impuri ma al momento rimangono pensieri, qui è davvero facile trovare delle viaggiatrici che plachino le mie necessità virili ma davvero non mi va di andare nella strada dei locali a dragare come fanno a fregene con le telline (quando c'erano le telline e le ciliege avevano sapore..). Andare a caccia non mi piace, adoro invece sedurre come il Gruppo delle Insoddisfatte ben sa.. ;-)
Ah, da oggi risponderò anche ai commenti, mi sembra un buon modo per rendere più vivo questo blog che non ho mai tempo di aggiornare.

Retrei sua s'dai (buonanotte) miei cari, vi penso sempre.

*L*

Lunedì


Questa settimana si preannuncia lunga, oggi non avevo molto da fare perché per alcune cose aspetto ancora Luigi e lui è impeganto su mille fronti.
Allora oggi alle 11 me ne sono tornato a dormire per un'oretta, una pausa pranzo più umana del solito, anche con cibo più sano..


Ero stanco perché ho passato le ultime due notti a giocare con i bambini di strada, con Ivan e Sabrina abbiamo improvvisato un concertino nella via turistica: dopo poco si sono uniti alla baraonda decine di bambini... Chi più diffidente, chi più intraprendente, tutti sono stati coinvolti dalla nostra voglia di gioco. In un attimo sono stato preso da tutte le parti: abbracci, sorrisi, salti, danze, risate. Tutti volevano stare sulle mie spalle e farmi partire al galoppo, alcuni mi si sono attaccati alle braccia ed ai piedi. Sono finito per diventare un ragazzo ricoperto di bambini, a volte la luce scompariva per quanti mi erano addosso. Dai 3 ai 10, maschi e femmine, con fratellini in braccio o con libri e guide da piazzare, venditori di cartoline e di souvenir: tutti hanno avuto un sorriso. E' stato facile capire come prendere ciascuno di loro, differenti storie alle spalle ma identica voglia di giocare ed evadere per qualche ora alla routine di strada.
Me la sono cavata, dopotutto. Ho giocato ai loro giochi (tris e schiaccia-pollice soprattutto) e sono stato la loro vittima preferita per violenze di ogni tipo. Dapprima si scherza, un po' di solletico, qualche schiaffetto, poi quei maledetti si coalizzano ed iniziano ad attaccarmi in massa (l'assalto al fortino): chi da sopra, chi da sotto, tutti hano finito per mirare ai gioielli.. Mi sono ritrovato un paio di volte ad implorare aiuto, caracollavo fiaccato dalla costanza dei calci di un bambino di 3 anni, ho pensato varie volte di alzare bandiera bianca sotto i pugni in pieno volto delle bambine. Tutto sudato, mi sono ripreso ed ho portato a termine la missione simpatia, col collo rotto e graffi dappertutto.

Il giorno dopo è stato simile, ci sono stati i palloncini ed i panini, dolcemente preparati e confezionati dalle sapienti mani di zio Luca (43 panini): una volta aperta la busta del cibo c'è stato l'assalto e dopo pochi secondi i barbari avevano fatto piazza pulita.
Picco della serata sicuramente il finale, wrestling immaginario come nelle migliori vacanze col gruppo Mt: la presa del granchio ed il volo dalle corde, lo spaccaschiena e la royal rumble. Alla fine ho perso contro la mossa spaccapiede di un bambino col ciuffo, ma ci siamo divertiti.
Prossima volta tra un mesetto, quando le mie vertebre si ristabiliranno...

Sto per uscire dall'ufficio, inutile dire che hanno appena iniziato a tirare secchi d'acqua dal cielo..

Ciaf ciaf,

*L*

15.7.06

Chiedimi se sono felice

Chiedetemi cosa ho fatto oggi? Dai, forza, su, chiedetemelo...
...
...
vabbe', ve lo dico lo stesso: ho montato e smontato mobili per l'intera giornata.
Sono appena tornato a casa in uno stato di semicoma, con tutte le articolazioni che avevo rotto in quest'ultima stagione MT che si fanno vive nuovamente dopo mesi di calma sottocutanea..
Continuo a sudare e sono in stanza in mutande con l'aria condizionata, e tutti dicono che questa è la stagione fresca.. Ho costantemente mani e piedi sporchi di fango o melma assortita (come le caramelle! magari le fanno con la melma cambogiana), oggi ho messo per la prima volta delle ciabatte del Dottor Martens (da non confondere con gli anfibi mito degli anni '90, che peraltro non ho mai, orgogliosamente, indossato; al contrario di persone tipo Valeria che ancora le rimpiangono) e sono già da buttare.

Insomma, questa giornata è stata difficile, bisogna fare molti sforzi la mattina presto (sveglia alle 6.30 con una preventivata buona mezzoretta di coma pre-risveglio) per non perdere la pazienza.. Si riceve il benvenuto dalla vita cambogiana non appena si mette in moto la Honda, ossia che non parte. L'ho portata una settimana fa ad aggiustare ed oggi è di nuovo tutto rotto.
Mi colano gli occhiali dal naso insieme al fiume di sudore che crea un delta sulla punta del naso con tutti i suoi affluenti, provenienti da ogni regione della mia faccia. La mia faccia confina coi capelli, col collo e con le orecchie. La densità media è di 5,2 peli per mm2. La mia faccia è uno stato anarchico in cui il socialismo trova finalmente la sua utopica realizzazione. Al centro si trova lo stato indipendente delle Labbra, dove gli abitanti della faccia vanno a fare compere, sigarette, benzina, medicine e cioccolata soprattutto.
Il principato (effimero) delle Labbra è dominato da ogni tipo di bene materiale, tutto è superficiale, il superfluo è indispensabile e vige la legge del più forte. Il culto del fisico e dell'aspetto esteriore sono indispensabili perché tutto viene giudicato in base ad un metro che già di per sé è lungo 1 metro e 50. E qui le dimensioni contano. La corruzione, prima mentale che fisica, fa muovere tutto, rappresenta inoltre l'unica via per accedere al principato: chi entra difficilmente ne esce, a meno che non abbia la VIP Golden Card.

Ieri si è laureato il dolce Andrea, per gli amici (?) Roscio, per la confraternita invece Alpha GMdC. Un colpo al cuore non averlo potuto ascoltare, avevo architettato tutto per seguirlo minuto per minuto ed invece i miei informatori hanno miseramente fallito un compito davvero facile.. 110 il caro Alpha, la Confraternita fa filotto ed entra di diritto nella Hall of Fame, in mezzo tra Belushi e i Nerd: in fondo siamo stati entrambe le cose, giusto Confratello?

Ora vado a farmi un massaggio (senza servizi aggiuntivi....maligni!), poi Warehouse per la quarta settimana consecutiva a bere birra gratis dalle 8 alle 9. Questa settimana mi è davvero volata, ormai il mio metro di un metro e cinquanta è quello del Warehouse. Tra poco svanirà anche quello ed arriverà quello delle stagioni.

Stasera festa nazionale francese, magari ci sarà qualche altro buon motivo per sfotterli...

Gnam,

*L*

12.7.06

Notti magiche







Alcune foto della notte mondiale..

Foto


la moto e il portachiavi..


Alcuni compagni di gioco..


I compagni di battaglia..


pericolo...

Forse non tutti sanno che...

Forse non tutti sanno che in Cambogia c'è solo un tipo di automobile in circolazione? E' la Toyota Camry, un mito che ricorre ormai da generazioni da queste parti.
Forse non tutti sanno che in Cambogia c'è solo un tipo di motorino in circolazione? E' la Honda Dream, un mito che ricorre ormai da generazioni da queste parti.
Forse non tutti sanno che in Cambogia lo sport nazionale è la pallavolo? Un mito che ricorre ormai da generazioni da queste parti.Lo stanno giocando proprio ora nel giardino (spiazzo) accanto all'ufficio, proprio dove vive (e vegeta) l'enorme maiale. Domani vado anche io a giocare (col maiale?)

La quiete dopo la tempesta


Sono le 3 ed in ufficio ci siamo solo io ed An, aspettiamo le 4 per andare al meeting col deputy district chief di Soutnikum.Calma piatta, nessun rumore, qualche mosca che vola, ma nemmeno troppo convinta. Ho appena finito di fare un meeting con lo staff, ho voluto mettere in chiaro alcune cose che mi sarebbero potute sfuggire di mano.. Essere a capo di un gruppo di gente over 40 non è davvero facile, specialmente in un Paese dove gli anziani diventano automaticamente saggi.. Avevo percepito qualche segno di dubbio, di sfiducia nel loro leader carismatico (che dovrei essere io) e allora mi sono esposto ed ho parlato chiaro.. Arte retorica a tutto spiano, tanto loro Seneca non ce l'hanno nel dna..Sono molto felice del risultato positivo della riunione, ne avevo bisogno anche io, che oggi più di sempre mi sono domandato che minchia ci facessi qui...

Ho ancora la voce che va su e giù dopo i fasti di domenica notte, un tripudio tricolore in mezzo ai galletti affranti (siamo andati nel più famoso bar francese), doppia goduria per me che ho sempre un conto aperto con i cugini d'oltremanica.. La mia faccia colorata col tricolore, occhio d'assassino e sfrontatezza tutta italiana (arriveranno foto).. Una ragazza che ci ha sentito urlare ieri mi ha chiesto "ma quanti eravate, 50?". Ma de che, cara mia! Eravamo i soliti 5, più tutto il resto della comunità (altri 3) radunati per l'occasione dal solerte ragionier Basola. Sono riuscito a raggruppare tutti a cena, cena italiana all'unico ristorante italiano di Siem Reap (buono davvero, peraltro), alla fine è pure uscita fuori la chitarra (e la grappa) e si è iniziato a cantare Celentano ecc... Insomma, ho fatto tutto quello che detesto, ma l'occasione stavolta era troppo grande per defilarmi..
Dopo la vittoria, fino alle 7 a fare festa...da solo! Tutti gli altri italiani si sono pian piano defilati, anche il mitico Roberto (toscanaccio proprietario del ristorante italiano), che si è fatto tutta la partita a petto nudo, dopo un po' di giri offerti e ricevuti ha alzato bandiera bianca.. Ed eccomi allora ancora contornato da francesi, quelli buoni però, quelli che come me se ne infischiano oltre un certo punto di chi abbia vinto (facile essere filosofici quando si vince, eh?). Gente sorridente, gente interessante, gente che in fondo ha abbandonato il proprio Paese esattamente come te, e allora forse qualcosa di simile in fondo la si trova..
Principalmente sono stato nell'unico locale aperto (finché c'è anche solo un cliente quel matto resta aperto) in mezzo ai proprietari degli altri bar e ristoranti, che alla fine di una serata (storta sul piano degli affetti ma soddisfacente su quello degli incassi) si vanno a prendere una birra tutti insieme. E allora forse qualcosa di buono c'è, qualcosa che li (ci) unisce. E' la lontananza dalle proprie radici probabilmente, e allora affondiamo le nostre speranze nella comune identità europea. Almeno quello..

Domenica pomeriggio mi sono andato a perdere con la moto in giro per villaggetti, ogni tipo di indicazione da parte dei locali è stata sbagliata: loro tanto ti dicono sì e basta, se ne fregano se ti mandano dentro ad un fiume, poi in una strada chiusa, poi in un monastero buddista.. Niente che non volessi fare, ma insomma, cercavo un tempio che in 6 ore non sono riuscito a trovare!Accanto al monastero buddista mi sono però imbattuto in qualche altro resto di tempio khmer, uno enorme e completamente distrutto, distrutto dalle mine dei khmer rossi che sono riusciti a ficcarle proprio dappertutto.. E alcune ancora non sono esplose (arriveranno foto)!All'interno di questo casale in cima alla collina, proprio a ridosso delle rovine, decine di anziani lavoravano, spogliandole degli strati più superficiali, delle enormi canne. Il tutto in un grande, diligente silenzio. Personalmente non me la sono sentita di fare foto, ma me ne sono stato lì in ammirazione per minuti interi, seguendo il loro ritmo armonico, proveniente da un'altra era.. Poi il visetto furbo di un bambino ha rapito la mia attenzione ed il resto del tempo.
Abbiamo giocato a fare la battaglia in mezzo alle rovine, tirandoci semi dei maestosi alberi sovrastanti. Pian piano si è raggruppata un po' di altra marmaglia e io li ho coinvolti, prima attaccandoli, poi facendoli convergere sul piccolo.. Grandi strateghi gli italiani, lo dimostrano le guerre mondiali!

Oggi è una giornata positiva, forse rimango a nanna qui a Soutnikum con Vanna e Phoeun, che non spiccicano una parola d'inglese.. Vediamo se sarò così tanto di buon umore!

gnam bai (mangio riso),

*L*

8.7.06

Siesta

Dopo pranzo qui in ufficio sembra di stare in Messico, tutti al piano di sopra a fare la pennichella.. C'è la pace intorno, tutto è fermo, tutto arde sotto il sole che a quest'ora non ha pietà. Anche l'enorme maiale che grugnisce e si rotola nel fango continuamente ha deciso che è arrivato il momento del riposo.
Mi asciugo il sudore dalla fronte ed ha una consistenza gelatinosa, risultato della mescolanza con la polvere e la sugna che si deposita su qualsiasi cosa entri all'interno del ristorante dove pranzo. Lì qualsiasi cosa è sporco: i piatti vanno ripuliti, anche le posate ed i bicchieri. Durante il pasto viene servito the caldo che viene stemperato da grandi blocchi di ghiaccio, continuamente forniti da una cameriera, ancora intimidita dalla mia presenza (non più di passaggio) e dal mio khmer zoppicante.
Dopo pranzo mi sono concesso una limonata in un chiosco, succo di limone e canna da zucchero spremuta dentro una pressa azionata da una specie di timone (devo fare per forza una foto!). Fresco e dissetante, l'unico problema è che dovunque mi fermi mi sento tutti gli occhi puntati addosso..

Stamattina ho incontrato Leonardo (quel ragazzo che lavora per MSF) che lavora a 100 metri dal mio ufficio, è un tipo davvero in gamba anche se è davvero il prototipo della sfiga. Mi ha fatto vedere l'ospedale che MSF ha tirato su per la cura di HIV, tubercolosi e mille altre malattie. Quello che si presenta, girando per i corridoi, è uno spettacolo difficile; tutto ciò che si è sempre visto (e sentito) lontano ora è a 100 metri da te: persone piegate su se stesse dal dolore, famiglie intere che si spostano per stare accanto ai cari e trasformnano l'ospedale (tanti piccoli edifici) in un villaggio dentro al villaggio.
Nell'ospedale non c'è elettricità né acqua corrente, i rifiuti infettivi non si smaltiscono, l'ossigeno in sala rianimazione è finito e quindi la gente dopo 3 giorni di agonie varie muore. Mancano dottori e infermieri, le medicine sono state bloccate per mesi a Phnom Penh perché non c'era nessuno che le potesse andare a prendere.
La sensazione di morte che si percepisce è molto forte ma, come si finisce per fare con le cose che si hanno sotto gli occhi tutti i giorni, la gente ci si è abituata.. Capita. Tanto se arrivi lì vuol dire che sei già quasi morto.

Sono assalito dagli insetti ma anche io mi ci sto abituando, animali vari e nuovi mi si depositano sul corpo ed in faccia ed io li lascio fare: è una battaglia persa e loro me lo sottolineano con quel ronzare incessante. E' esattamente lo stesso atteggiamento delle persone qui, che tanto non le cambi nemmeno a cannonate (la storia insegna)..

Tra 20 minuti ho l'appuntamento col capo del distretto, vediamo che tipo è e se dimostrerà anche lui un certo timore reverenziale verso l'uomo bianco e barbuto.

Oggi dopo anni ho riutilizzato un bagno alla turca (in ufficio è l'unico che abbiamo..). Questo è un altro dei motivi per cui la Turchia non dovrebbe entrare in Europa.. Ma come fanno a mantenere l'equilibrio quei senza fede?! ;-)

gnam,

*L*

5.7.06

Acqua

La Cambogia è l'Atlantide che tutti si ostinano ancora a cercare, è il paradiso perduto, sommerso dall'acqua.
Ci pensavo oggi mentre attraversavo un nuovo monsone (stavolta ho messo l'incerata per tempo) e mi godevo il paesaggio coperto da un camion pieno di terra davanti a me. Risaie, riso, soriso, me vie' da ride, nemmeno qui c'è molto da ridere ma si nota come la vita si ostini a spuntare in ogni dove con la sua gioia, anche sotto al livello del mare. Santa teoria dei vasi comunicanti..
E mi ritrovo nuovamente sommerso dall'acqua, anche ora che sono protetto dalle intemperie nella mia stanza in stile occidental-khmer, e allora capisco che non c'è niente da fare, che l'acqua sarà una mia onnipresente compagna in questi mesi.. Ma in fondo lo diceva già Shakespeare che dall'acqua nasce la vita.. vero Alpha? Ah, a propos, il confratello Andrea aka Roscio si laurea il 13 luglio, col bene che gli voglio non riuscirò ad essere presente.. ahi ahi ahi ahi! Luglio t'ho fatto una promessa, cercherò di essere presente alla discussione online, in special modo se è ad un orario cambogianamente umano.

Insomma, ero nudo sotto alla doccia, mi stavo anche lavando i denti e nello stesso momento sciacquavo anche i pantaloni infangati di oggi, quando per togliere la terra che da essi si era sprigionata allungo troppo il tubo che si trova accanto alla tazza (il loro bidè.. ma qualcuno ha mai scritto la parola bidè? si scrive così? e perché mai uno dovrebbe scrivere questa parola? secondo me comunque la forma esatta è "bidet") e questo placidamente decide di staccarsi dal muro. Risultato: come quando salta un tombino nei film ammericani, quelli con le sparatorie e gli inseguimenti, gli hot dog e le ciambelle.. Mi sono inventato Uomo Zucchetti e ho risolto il problema (ho strizzato il naso, proprio come nella pubblicità), ma ho tutto allagato ed i pantaloni ancora da sciacquare.. L'acqua defluirà, ma il sapone chi lo leva? Ora vediamo che mi riesco ad inventare, al momento sono asciutto e pulito ma credo che durerà per poco..

Ieri l'Italia m'ha fatto morire, ai tempi supplementari credevo che avremmo poi perso ai rigori, la partita andava chiusa nel primo tempo.. Comunque ai gol sono quasi svenuto, ho lanciato degli urli che m'hanno preso per riposseduto (qui succede, mica come in Italia che non esistono nemmeno gli spiriti).
Stasera forse ritorno al Silk Garden a vedere la Francia in mezzo ai francesi, mi piacerebbe se l'Italia si prendesse una rivincita per euro2000..

Stamattina la moto m'ha lasciato a piedi (bell'inizio di giornata! Già che avevo dormito due ore..) in mezzo al traffico, fortunatamente per pochi dolla un bianco riesce a trovare facilmente assistenza. ;)

Oggi prima riunione e primo discorso, misentivo un po' Luigi, ed in fondo ho ribadito ai tecnici di progetto quello che lui ha ribadito a me milioni di volte (state attenti... non fate cazzate... ecc ecc...): speriamo che regga questo clima di collaborazione, tutti se ne potrebbero approfittare visto che giocano in casa ed hanno più esperienza sul campo di me. Ma in fondo l'Italia è in finale del mondiale e la Cambogia nemmeno c'ha lo stadio. E allora sono più sereno.

Gnam,

*L*

4.7.06

Sassi

Piovono sassi dal cielo. Sono di ritorno verso casa da Sotnikhum (forse ho scoperto che si scrive così) sulla mia moto, stile Enduro 250, e il corpo inizia a vacillare sotto ai colpi incessanti della natura. Speravo che fosse una cosa localizzata, che durasse il solito tempo, invece stavolta il monsone ha deciso di accompagnarmi fin dentro alla mia stanza. Zaino rotto, scarpe rotte, Luca rotto.. Moto intatta! ;-)Stanotte devo reggere che c'è la partita, ma domani la sveglia è alle 6.30, appuntamento al Total oltre il fiume ed il mercato alle 7.30. Andatura leeeenta (ma questo si sa), oggi ho avuto modo anche di abbronzarmi (alla muratore) all'andata.
L'ufficio è quasi pronto, oggi ultime spese al mercato di Don Daek, il villaggio dove si trova il mio ufficio (comune di Sotnikhum). Mentre mi aggiravo tra i banchi alla ricerca di scopettoni e liquido per pulire, ventilatori e lavagne plastificate, un bambino si è così tanto impaurito alla vista di un bianco che l'hanno dovuto portare via... Era terrorizzato! Gli altri, come sempre, intimiditi.
Ho il casco integrale, rosso, con sopra il 46 di Valentino Rossi, ho cercato di toglierlo ma non se ne va.. L'ho comprato perché ha tutte stelle disegnate, solo che oggi al mercato ne ho visto uno arancione con delle linee bianche.. Deve essere mio!Ora quando suono ai bambini per strada, quelli non mi risalutano perché non vedono che sono barang, frustrante per uno che saluta i bambini tutto il giorno.
Stasera niente rimpatriata, forse si unirà questa Sabrina al gruppo dei "tifosi".. Almeno c'ho la moto! :)


Gnam gnam.

*L*

Gnam Gnam

La cosa che più mi fa sorridere in questi ultimi giorni è che ho scoperto che "mangiare" qui si dice letteralmente "gnam", e se si ha davvero fame lo gnam si raddoppia. Che mangiata!
Stasera non ho praticamente pagato la cena, i camerieri mi hanno portato un conto da 3 dollari per un pasto da varie portate ed io l'ho diligentemente pagato, avevo invitato a cena una ragazza (38 anni) di nome Sabrina, appena arrivata per supervisionare un progetto per un laboratorio del metallo per 4 ragazzi di strada. Io ne ho curato la contabilità e ne sapevo più di lei, mi è sembrato giusto informarla sugli alti e bassi di quel (mini) progetto. Poi è arrivato Luigi che come suo solito le ha spiegato (logorroico!) che bisogna fare le cose passo dopo passo: una politica che qui paga, by the way. Fortunatamente si è subito ubriacato, quindi la conversazione è stata più aperta rispetto alla sua solita predica.

Oggi ho preso possesso del nuovo ufficio nel distretto dove lavorerò, quello di Sothnikhum (aggiungete "h" a vostro piacimento, tanto qui i nomi nel nostro alfabeto si inventano.. forse comunque c'ho azzeccato). Primo cazziatone (finto, ma dovuto) al proprietario di casa che ancora oggi non aveva fatto nulla di quello che si era impegnato a fare: ha fatto tutto nel giro di una mattinata. Ho avuto quattro colloqui per il posto da guardiano, 40 dollari al mese, i due della mattina sono stati scartati perché non in grado di leggere e scrivere.. Ebbene sì, siamo a questo livello, in un Paese che fino a 10 anni fa viveva nella guerra civile e in cui i khmer rossi non permettevano alla gente di andare a scuola (tutti a lavorare nei campi! bella idea, futuristica...). Ascolto i beastie boys e penso che in questo momento potrei stare a New York, l'anticambogia per eccellenza. Rimpianti mai, ma un pensiero per il futuro sì. Perché no.
Oggi il padrone del mio nuovo ufficio ha aperto una porta chiusa da secoli e da sotto è uscito uno scorpione: l'ha ucciso a piedi nudi. In centro a Siem Reap c'è un parco (il Royal Garden) abitato da pipistrelli ENORMI che volano liberi perché, misi dice, lì nessuno gli può sparare perché è territorio del re... Ancora col re state?! Ma in fondo qui è il medioevo, e allora che sia così..
E' uno strano mix tra antico (antichissimo) e moderno, tutti girano in motorino 125, come se quello fosse un'estensione delle loro gambe escono a fare la spesa in pigiama di seta al mercato centrale, dove i ratti la fanno da padrone.

Nel nuovo ufficio c'è un accesso al tetto, penso che me ne starò spesso lì nella pausa pranzo a ripensare al tetto di Barcelona, compreso tra il mare e le guglie gotiche del centro storico.. E' bella la vita proprio perché è lunga e può cambiare, la si può cambiare. In fondo è lunga quanto si vuole: pensavo che le persone che lavorano qui in guesthouse non hanno mai varcato il confine della cambogia ma vivono tutti i giorni in viaggio con gli stranieri ricchi che passano per i tre giorni garantiti ai templi d'Angkor dal loro tour Lonely Planet..

Domani avrò a disposizione una moto, finalmente la libertà di fare il caso che voglio, andare, tornare, perdermi, vedere, sentire, capire. Mi manca Bangkok ma qui si lavora per quello che voglio, si va lenti e io giro a vuoto ma devo imparare a concentrare le forze su quello che si può per renderlo migliore, proprio quando Ryu in Street Fighter prepara la palla di fuoco. Concentrazione in quello che si fa, concentrare la propria attenzione nel poco che si fa. Piano piano.

Le donne vanno in giro col fazzoletto che le copre tutta la faccia, Phal An mi dice che lo fanno perché hanno paura che la polvere le rovini la pelle, poi ammette che forse è perché si vergognano di lavorare in un cantiere edile, a lavorare a 2 dollari al giorno a trasportare sacchi di cemento per costruire alberghi di lusso.
Continuo a pensare che ho comprato delle puntine da disegno (da una maledetta cinese) a 1 dollaro e nemmeno riesco ad utilizzarle, ne ho messe 3 nell'armadio di bambu ma nel muro non entrano. Mi domando dove sia la verità, quale sia la cosa giusta, quale sia il vero prezzo per la libertà, intellettuale, e se questo abbia un prezzo.

Fa caldo, piove, sono le 23.00. Domani provo a fare una rimpatriata italiana in vista della partita. Oppure me ne vado in giro a sgommare con la moto.

love,

*L*

2.7.06

Risk

Oggi mi sento un po' scazzato, sarà il caldo appiccicoso, sarà che tutto sembra resti uguale, sarà quel che sarà ma sono preso male.. Chi l'avrebbe mai detto che avrei parafrasato Neffa ad anni di distanza dai suoi successi e dal nostro incontro a Cercasi Vj..
Sarà che sono scazzato perché ho vissuto due giorni senza elettricità (la nuova stanza...) e stamattina mi sono svegliato in un lago di sudore con un crampo di quelli infami, che non sai se li stai avendo nel sogno o nella realtà e intanto che te ne rendi conto fanno il loro bel danno.. Il cammino quindi è difficile, ancor di più se non si ha una meta.. Mi metto alla ricerca di una lucetta da stanza, una di quelle soft che al momento ho solo un neon sopra al letto che attira mosche, zanzare e qualsiasi altro oggetto volante, molto spesso non identificato.. Non sapete quante forme di vita aliene ho visto, e non alludo ai tanti umani curiosi..

Ieri giornata dedicata al Risiko. Proprio mentre i miei genitori sono a Fano per disputare un torneo di Risiko a livello nazionale, qui a Siem Reap ha luogo il primo Risk Angkor Survivor Challenge: 11 partecipanti, principalmente francesi, due tavoli, fiumi di Ricard (il liquore all'anice francese). Inizio alle 15:30, fine all'1:40 causa partita della Francia in tv.. Locale francese, 30 francesi ed un italiano ad assistere al match. Mentre i galletti si agitavano nel sostenere Zidane io pensavo a come loro, molto più degli italiani, vogliano ricreare all'estero la "magnifique" madrepatria.. È un modo per darsi forza e sostenersi che noi italiani, almeno per quello che ho visto io sia qui che in Thailandia, non abbiamo. Mi sembra che i tempi di Broccolino e della grande famiglia sia cessato, forse perché chi arriva da queste parti non ne può più dell'Italia e ritrovarsi il cumpa' accanto non è proprio quello che desidera.. Comunque i francesi ci temono e ieri ne ho avuta un'altra conferma.
Tra mille baci ed abbracci torno allo Smiley e per strada incontro il primo ladyboy della mia storia qui a SR, insieme alla sua allegra brigata di effemminati di ritorno dal Martini. In effetti mi domandavo dove fossero i ladyboy, se l'avessero spazzati sotto al tappeto per evitare degli shock ai turisti giapponesi (capirai... è quello che cercano!). Ecco quindi Marie saltarmi addosso in tutto il suo metro e cinquanta, proponendomi subito masas-bumbum for free. Gentilmente rifiuto ma lei/lui continua a starmi aggrappata al collo.. Ogni tanto però si stacca per fare qualche posa sexy davanti a tuktuk driver e disperati di ogni sorta, tutti ad ammiccarmi poi, complimentandosi (con un po' d'invidia) per la mia conquista in terra straniera.. Ah, les italiens, tombeurs de femmes.. e pure d'hommes!

Comunque, tanto per concludere il post scazzato, immagino che il risiko diventerà qui per me una routine (il torneo di ieri è stato l'evento della settimana e si candida ad essere quello del mese), quasi un obbligo.. Sono già stato inserito nella lista dei risikini (ma dalla parte dei non rosiconi) e come ben si sa quando si entra nel tunnel è difficile uscire.. ;-)

A bientot,

*L*