23.12.07

Il Punto Sul Campionato



Benvenuti alla rubrica di calcio di readtoluca, un approfondimento necessario in quest'era di bombe atomiche e alla crema.

Incominciamo dal campionato più bello del mondo, quello nostrano, quello pieno di stelle internazionali e del tifo più colorato e scanzonato che ci sia. La Roma che vince e convince, la Roma che fatica e rischia con la Sampdoria, il cucchiaio del Pupone ed il dito in bocca, le lacrime di Cassano e quelle di tutte le ragazze che devono sottostare alle sue volontà fisiche. La Roma che quest'anno è bella e si piace: ci si diverte con zio Fester e in trasferta si va quasi con lo spirito MT. Così facendo non si vince il campionato ma ci si tolgono tante soddisfazioni e questo per un romano conta, o almeno è già abbastanza per mettersi in gel e cravatta la mattina e sgobbare sullo scooterone tutto il giorno.. Magari si finirà per fare come l'anno scorso, al mare col pattino, ad arrivare ai quarti della Ciempionz (le prime 8 in Europa... blasone!) per poi essere svegliati da un incubo infestato da terribili diavoli rossi... Cucù settete! E questo per un romano che vive in Cambogia conta, o almeno è già abbastanza per essere deriso da tutto il pub inglese dove si è entrati a petto in fuori, spavaldi, forti del 2-1 dell'andata..
L'Inter brutta e vincente, Mancini ed il suo ciuffetto da copertina, la Giuve che ruba come prima, il Milan che pensa solo all'Europa (ecco qual'era la politica estera di Forza Italia!), poi tutte le altre: le solite sorprese stagionali, l'Udinese ed il Napule mill'culor' su tutti. La Lazie che se la rischia ma alla fine si salva. Purtroppo.

Passiamo alla pagina europea, incominciando dal sorteggio di Nyon di venerdì. Quello che appare chiaro è che le italiane non sono state fortunate, anzi, direi che hanno avuto parecchia sfiga. Anche l'accoppiamento negli europei per la nazionale non mi sembra dei più facili..
Ma si tratta proprio di sfiga o è solo un ulteriore mossa da parte del gotha calcistico per far tramontare un primato che si aggrappa con le unghie e coi denti ormai solo con l'Italia ed il Milan campioni del mondo?
L'Italia non sta simpatica, Blatter, Platini & co. continuano più o meno velatamente a screditare il nostro modo di giocare, di interpretare il calcio, di viverlo:

Italiani "attori".
Troppi falli.
Poco spettacolo.

Calciopoli.
Le penalizzazioni non penalizzanti.
I "meriti sportivi" di Fiorentina e Napoli.
Le società fallite che non falliscono.

Moggi pelato.
Moggi mefistofelico.
Moggi mogio.

Partite truccate.
Arbitri truccati.
Moggi truccato.
Appalti truccati, trapianti truccati, motorini truccati che scippano donne truccate.

Doping.
Due anni consecutivi di ritardo dell'inizio dei campionati.
La serie B il sabato e i sindaci in piazza.
Il ponte in Val di Susa e i no global in piazza.

Italiani che pensano troppo al look.
Inzaghi pippa.
Totti violento.
Del Piero finocchio.

Spaghetti.
Mafia.
Pizza.
Mandolino.
Baffi neri.

La politica ed il tifo.
Gli estremismi ed il tifo.
Il colera ed il tifo.

Le risse fuori e dentro gli stadi.
Le risse fuori e dentro le stazioni.
Le risse fuori e dentro gli autogrill.

Gli omicidi fuori e dentro gli stadi.
Gli omicidi fuori e dentro le stazioni.
Gli omicidi fuori e dentro gli autogrill.

L'Italia non sta simpatica neppure a me dopo tutto quello che è successo in questi anni: la morte di Sandri poi mi ha molto colpito, sarà perché lo incontravo spesso in giro, sarà perché anche io andavo spesso in trasferta prima di scegliere la strada dell'eremitismo. Quindi capisco che chi tira le fila del prodotto di intrattenimento più redditizio al mondo dopo il porno non possa supportare un produttore di eventi (la Serie A) di questo tipo.. È come se Schicchi facesse recitare sempre donne col ciclo nei suoi film (Furbetto gradirà la similitudine).

"Il calcio è come il wrestling", diceva il vecchio saggio.
Il calcio è come un film di Holliwood solo che più costoso, perché è un evento dal vivo e perché Henry è più famoso di Tom Cruise.
Il calcio è un evento dal vivo come la morte del papa ma non raggiungerà MAI quell'empireo di ascolti perché, per quanto ci sia fede calcistica, Giovanni Paolo II è più famoso di Henry e, a dirla tutta, anche tra i loro allenatori, Dio è più rinomato di Rijkaard. Tom Cruise potrebbe prendersi la sua rivincita impersonando entrambi, magari nello stesso kolossal..

A nessuno interessa dello sport in sé, quella è roba per dilettanti, per la serie C. Chi se ne frega se vince l'Ascoli o l'Acireale. Buon per loro, auguri a casa e baci ai pupi. Quello che conta invece è che Ronaldinho sia in campo quando il Barcellona gioca contro l'Arsenal, quando Sony ed Heineken scendono in campo.
Chi paga è chi ha i soldi. Chi ha i soldi vuole farne ancora di più. Se chi paga fa davvero più soldi grazie ai soldi che ha pagato sarà disposto a pagarne ancora di più l'anno successivo. E Platini ingrassa.
I diritti tv ed i premi per le competizioni permettono alle società di crescere, investire, vendersi come prodotto sul mercato locale e globale. La AS Roma è un marchio: come la Coca-Cola, solo con meno bollicine:

+ soldi = + stelle nella propria squadra
+ stelle nella propria squadra = + titoli vinti o posizioni raggiunte
+ titoli vinti o posizioni raggiunte = + interesse globale
+ interesse globale = + peso del proprio marchio nel mercato
+ peso del proprio marchio nel mercato = + soldi investiti su di esso
+ soldi investiti su di esso = + bollicine

La Premiership inglese sta diventando come la NBA per il basket, tutti stanno facendo in modo che quello, e non il nostro, diventi il campionato di riferimento a livello mondiale.. Tevez, Torres, Ronaldo (Cristiano, quello forte), Ronaldinho (il prossimo anno), Drogba (mandingo) finiscono per arrivare lì da mercati "minori", come il nostro in fondo... E pensare che la telenovela dell'estate italiana è stata Chivu all'Inter, mentre oltremanica Torres veniva pagato 55 milioni di sterline ed insieme a lui al Liverpool arrivavano altri 5/6 giocatori.. Le rose delle squadre inglesi contano ormai davvero 40 giocatori, mi sembra come quando si cambia col jolly al risiko: non sai più dove mettere i carri armati.
Ma allora come fanno quei buzzurri ad eccellere se la nazionale ha vinto un mondiale solo (e per giunta rubandolo) e la gente continua a sbomballarsi di birra e patatine fritte? Forse perché hanno capito prima quanto peso avesse il prodotto e non la competizione in sé: quello che la Premiership vende è più competitivo (e non intendo la competizione sul campo) di quello che offrono la Serie A, la Liga, la Bundesliga, la Ligue 1, etc.
La gente vuole essere rassicurata, il calcio è un prodotto per famiglie da guardare distesi sul divano e non per gli ultras col muso coperto. Il consumatore medio deve riconoscersi nel pubblico che va allo stadio (hot dog in mano, maglietta rigorosamente originale e figlio sulle spalle), lo spettacolo del calcio deve rappresentare una festa che deve essere uguale per tutti.
È il concetto della globalizzazione: tutti dentro perché tutti sono mercato. L'esterno, o l'estremo, deve essere marginalizzato, occultato il prima possibile e con meno rumore possibile: gli hooligans e gli ubriaconi inglesi sono stati spazzati sotto al tappeto oppure solamente presi a mazzate e si sono dati una ridimensionata, anche magari per l'effettiva applicazione di provvedimenti legali. E gli stadi (privati) sono sempre pieni (ed in attivo), i giocatori dopo un gol vanno ad abbracciare il pubblico.. Ma che bello! Evviva lo sport, evviva la vita, tutto questo buonumore mi ha fatto venire voglia di andare al centro commerciale.
Come in Italia, col fossato coi coccodrilli, i motorini che volano dal terzo anello e i razzi sparati da una curva all'altra (quando poi sequestrano i tappi delle bottigliette d'acqua).

Allora, in bocca al lupo a tutte le squadre e che vinca lo sport... comunque io se ce la faccio a Madridde ce vado lo stesso. E carico. E scavalco. E poi entro in campo nudo.

Daje Lupi!

*L*

6 comments:

Anonymous said...

" ...mi sembra come quando si cambia col jolly al risiko: non sai più dove mettere i carri armati."

Nel dubbio, mettili sempre in Oceania ...

Anonymous said...

Il Risiko è un gioco x chi ce l'ha piccolo!!

Anonymous said...

guarda qui:
http://www.milarepa.it/images/Risk_ladder_1.jpg

;-)

Anonymous said...

certo che un post al mese inizia ad essere un po' poco..esisti ancora?

Luca said...

per l'anonimo numero 1 e 3: sei il numero 1.

per l'anonimo numero 2: io ce l'ho profumato.

per l'anonimo numero 4: viecce te in Camboggis.

obiettivo 100 post! vi amo, anonimi!

*

Anonymous said...

Your blog keeps getting better and better! Your older articles are not as good as newer ones you have a lot more creativity and originality now keep it up!