tag:blogger.com,1999:blog-29590453.post5056712024661472998..comments2023-10-12T22:52:47.989+07:00Comments on readtoluca: RallentareLucahttp://www.blogger.com/profile/11092547603701022772noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-29590453.post-5796290680248930512008-04-24T16:39:00.000+07:002008-04-24T16:39:00.000+07:00Willkommen in der Moderne: In der 2. Moderne, Nich...Willkommen in der Moderne: <BR/>In der 2. Moderne, Nicht-Halbmoderne, andere Moderne, Postmoderne etc. - in der Moderne nach Moderne! <BR/>Und willkommen in der Leistungs-, Risiko-, Konsum-, Informations-, Erlebnis-, Wirtschafts-, etc. - in der Weltgesellschaft! <BR/>Oder doch willkommen am Anfang vom Ende der Gesellschaft – <BR/>ODER in der Vergesellschaftung!? <BR/>Und was kommt danach? <BR/><BR/>Antwort: <BR/><BR/>„Die Antwort? Welche Frage? Sorry, aber ich war im Gedanken verloren.<BR/>An was ich denke? An das, was jener zuvor dachte. <BR/>An was denkt jener zuvor? An das, was jener zuvor dachte.<BR/>An was denkt jener zuvor? An das, was jener zuvor dachte.<BR/>An was denkt jener zuvor? An das, was jener zuvor dachte.<BR/>An was denkt jener zuvor? An das, was jener zuvor dachte.<BR/>An was denkt jener zuvor? An das, was jener zuvor dachte.“<BR/>-----<BR/><BR/>(Benvenuto nella modernità:<BR/> Nella seconda modernità, Nicht-Halbmoderne, altra modernità, postmodernismo etc., nella modernità per il moderno!<BR/>E benvenuto nella società efficientista, società del rischio, società dei consumi, società dell'informazione, società del esperienza, società del economico etc., nella società del mondo!<BR/>O in realtà benvenuto al inizio della fine della società, <BR/>O nella socializzazione!?<BR/>E che cosa arriva dopo?<BR/><BR/>La risposta:<BR/><BR/>“La risposta? A quale domanda? Scusa è che ero sovrappensiero.<BR/>A che pensavo? A quello che pensava quello davanti.<BR/>Che pensava quello davanti? A quello che pensava quello davanti.<BR/>Che pensava quello davanti? A quello che pensava quello davanti.<BR/>Che pensava quello davanti? A quello che pensava quello davanti.<BR/>Che pensava quello davanti? A quello che pensava quello davanti.<BR/>Che pensava quello davanti? A quello che pensava quello davanti.”) <BR/>----<BR/><BR/>P.S.: Dies ist wohl mein liebster Eintrag von dir! :-)<BR/><BR/>Gruß<BR/>rohiniAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29590453.post-69519780710446456632008-04-24T14:44:00.000+07:002008-04-24T14:44:00.000+07:00Il peso totale delle formiche sul pianeta supera l...Il peso totale delle formiche sul pianeta supera largamente quello degli esseri umani.<BR/>Comunque, ad un osservatore attento non può sfuggire che nell'incessante andirivieni del formicaio c'è sempre una formica immobile sul fondo, che batte la fiacca.Unknownhttps://www.blogger.com/profile/08621953025823696274noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29590453.post-3774341995517592402008-04-23T08:57:00.000+07:002008-04-23T08:57:00.000+07:00This comment has been removed by a blog administrator.valeriohttps://www.blogger.com/profile/09766976654691797492noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29590453.post-61258134202275691192008-04-23T05:06:00.000+07:002008-04-23T05:06:00.000+07:00Ragazzi, non litigate, per favore, tralaltro sempr...Ragazzi, non litigate, per favore, tralaltro sempre coperti da questa fastidiosa anonimezza. L'importante sono le idee, non da dove vengono. L'importante è che girino, che conoscano gente, che magari la sveglino.<BR/>Perciò Durdyevv o Haloosen che cambia? <BR/><BR/>Per chiudere ricorderei al nostro Luca che coglie un tema centrale nell'esistenzialismo postmoderno di giovani disadattati. L'incasellamento in schemi, in code senza inizio e senza fine, nella democrazia maggioritaria de che se lo fanno tutti allora è giusto, allora lo faccio pure io.<BR/><BR/>"C'è lì un posto, lo ha lasciato tuo padre.<BR/>Non dovrai che restare sul ponte<BR/>e guardare le altre navi passare<BR/>le più piccole dirigile al fiume<BR/>e più grandi sanno già dove andare." <BR/><BR/>PaoloAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29590453.post-77084705121398583482008-04-23T04:52:00.000+07:002008-04-23T04:52:00.000+07:00Ma veramente io sapevo che questa frase seguita da...Ma veramente io sapevo che questa frase seguita dalla seguente era del fine e acuto storico finlandese Matti Haloosen sempre molto critico con il conformismo piccolo-borghese degli anticonformisti in arcobaleno:<BR/>"Ci stanno ingannando i sensi col consumo. Affogando l’intelligenza nella produttività. Elettori di nulla, non scegliamo niente. Allora siamo schiavi anche noi. Quanto meno sudditi. Ma non lo sappiamo. E non lo sappiamo perché non celo fanno vedere. Anzi vogliono farci credere il contrario. Che siamo tutti re. Tutti al centro. Tutti importanti. Basta solo consumare, lavorare, andare. Sudditi che pensano di essere re. Cani che si sentono padroni. Camerieri che si vedono seduti e riveriti ai tavoli, mozzi che si illudono di decidere la rotta, comprati che credono di comprare. Schizofrenia... <BR/>Comprati col comprare. Perché il re non bada a spese se vuole essere re, ed essere serviti e riveriti costa. Bisogna spendere. Essere all’altezza, adeguarsi al livello dei consumi. La serie lavoro produzione e consumo, si allunga di una quarta fase: creazione dei bisogni e delle paure. Per continuare ad essere comprati, comprando di più. Più creano i nostri bisogni e le nostre paure, più ci inducono a consumare. E più consumiamo più siamo costretti a lavorare per consumare, o al limite ci consigliano l’indebitamento: un facile mutuo. Ovviamente il debito è per farci lavorare di più in futuro. La serie ci avvolge in spirali. Lavoro produzione consumo, quindi creazione di nuovi bisogni e di nuove paure. Allora più lavoro, più produzione, più consumo, poi nuova creazione e così via di nuovo. Infine totale controllo. Schiavi di noi stessi, del sistema che ormai ci controlla da dentro. Dai nostri bisogni e dalle nostre paure."Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-29590453.post-45638711010822093052008-04-23T04:45:00.000+07:002008-04-23T04:45:00.000+07:00Il grande viaggiatore e scrittore di origini turco...Il grande viaggiatore e scrittore di origini turcomanne, Dave Saparyhat Durdiyevv, che se non conoscete, aripiateve, scrive: "Il mondo è sempre stato ingiusto: cittadini romani e schiavi, feudatari e servi della gleba, però prima perlomeno lo si sapeva. Lo si vedeva una volta il sistema, l’impero era fisico. Oggi no. Oggi il sistema non appare, non si manifesta. L’impero è subdolo. Oggi il sistema compra le anime e le manipola. Il sistema ci sta dentro, nelle visione che abbiamo del mondo, nelle abitudini, nei comportamenti. E non ce ne accorgiamo. Guidati pensiamo di guidare, decisi ci illudiamo di decidere. E così oggi il sistema ci fa felici dello stress, contenti delle corse, entusiasti della ripetitività, convinti dalla pubblicità, appagati dal prodotto, sedotti dalle apparenze, solidari con chi sfruttiamo e donatori di una parte del bottino. Una volta l’impero te lo diceva se eri uno schiavo. Telo dicevano i marchesi che eri un servo della gleba. Oggi invece chi siamo noi? chi sono io all’interno della mia società?"<BR/><BR/>Grande Dave, così lo chiamano gli amici occidentali, sempre prezioso.Anonymousnoreply@blogger.com